La primavera.
La stagione che risveglia ma che porta anche scompiglio.
L’ adolescenza è il periodo della vita che può essere paragonata alla primavera. Un adolescente a volte è pieno d’ energia ma a volte si allontana in ricerca dei propri spazi e dei propri bisogni.
Si pensi al bisogno dell’adolescente della “propria stanza” dei propri spazi.
Gli spazi.
Cosa costruire e far entrare al loro interno?
Per poter ricercare un incipit, a volte gli adolescenti, sono dei veri e propri ricercatori di loro stessi, è possibile iniziare da tre vicoli.
L’ immaginazione, che guarda in avanti, verso l’orizzonte. La motivazione che spinge e che dona energia e non ultima per importanza, la decisione.
Che motivo ha un’adolescente di ascoltare, seguire ed imparare?
Quali potrebbero essere le variabili che incidono in maniera significativa?
Esistono divergenze tra le situazioni a limite e quelle nella norma?
E qui ritorna l’ importanza della scuola e di adulti di riferimento responsivi e sensibili.
G.B. Vignola e V. Duca tramite uno studio longitudinale hanno intervistato ben 303 ragazzi di 12 anni, età tra la pre-adolescenza e l’adolescenza.
Le studiose oltre alla motivazione hanno indagato il ruolo della concentrazione e l’atteggiamento, dando altresì delle definizioni. I risultati hanno riportato ciò che in parte si intuisce e in parte si conosce. Quando si hanno “situazioni a rischio” (adozioni, storie di immigrazione, difficoltà o DSA) il rapporto tra motivazione, atteggiamento e concentrazione risulta essere “tendente al negativo”. Quando invece ci si ritrova in situazioni “nella norma” le variabili nominate sopra
“tendono al positivo”.
Ancora F. Fraccaroli parlando di motivazione utilizza il termine “NON COGNITIVE SKILLS” paragonandola ad una “spinta energetica” che garantisce: impegno, sforzo e resistenza.
Ecco che ritorna un sottoinsieme (impegno, sforzo e resistenza) senza il quale non si arriva a percepire il fulcro, ovvero la motivazione che è spinta anch’essa da un volere, da un desiderio che potremmo identificare con l’immaginazione. Si potrebbe appunto immaginare un adolescente al quale viene chiesto: -Cosa vuoi fare da grande?
Molti non lo sanno, sono indecisi, impauriti, spaesati. Anche di più, quando vivono situazioni
“diverse”. Ecco, da questi spunti si potrebbe pensare al contesto scolastico, alla sensibilità dell’insegnante, del compagno di classe e dunque della scuola che potrebbe modulare le paure, le ansie.
Quest’ ultime potrebbero diventare un trampolino di lancio e terreno fertile per poter costruire e ricostruire. Divenire così un luogo per essere motivati ad apprendere
Dott.ssa G. Tammaro
Bibliografia
- Barberio Vignola G., Duca V. (2014) “Scuola, Motivazione e Apprendimento nell’ Adolescenza “Studi Zancan, Politiche e Servizi alle Persone
- F. Fraccaroli (2019) “Capitale psicologico, motivazione e academic self. Quale influenza su comportamenti, atteggiamenti e prestazioni degli studenti Università degli Studi di Trento
Well- Being in Education Systems conferenze Abstract Book Locarno 2019 5-8
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