Osservare un quadro, di Chagall, per esempio, è un’esperienza “unica” e “diversa”
Non è un caso che abbia scelto proprio quest’ artista in quanto spesso utilizza sfondi blu, persone ed oggetti volanti.
Gli esseri umani senza aerei e/o paracadute non hanno quest’ abilità. Bisogna diventare un’astronauta, impresa ardua, per non “sentire la gravità”.
Ritornando al quadro dallo sfondo blu, il pensiero mi riporta alla diversità. Prima tra tutte, all’ autismo. Nel grande mondo di quelli che ad oggi vengono definiti BES (Bisogni Educativi Speciali) ci sono, però, anche i DSA.
Diverse Specialità Apprese.
Già dal titolo si può, in parte, intuire di cosa si sta parlando. I bambini che sono certificati DSA, sono diversi perché anche se ad un’attenta valutazione il Q.I risulta essere nella norma, e non sono presenti particolari caratteristiche fisiche, nei loro compiti di letto scrittura e calcolo, hanno delle difficoltà particolari.
Ora, questo articolo non ha la presunzione di dare risposte a domande molto complesse, ma cercherà, con
l’umiltà del caso, di aprire una piccola strada a quelli che sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Iniziamo dal Disturbo.
Quest’ ultimo è ben diverso dal disagio. Il disagio in ambito scolastico è “normale “all’inizio.
Si pensi alle fasi di passaggio, che fanno perdere la destinazione, ma poi non appena si perde l’equilibrio, lo si ritrova. Il disagio è passeggero e nei casi più disparati potrebbe essere considerato come una piccola porticina da attraversare per un momento di slancio e di crescita. Per il disturbo non è proprio la stessa cosa. È un “qualcosa” che mette assieme la genetica, l’ambiente in cui si vive e le esperienze che si compiono e soprattutto come si affrontano.
Del resto il disturbo lo si può vedere come un “compagno di viaggio” con il quale imparare a convivere. Bisogna trovare un punto di incontro, in entrambe le situazioni, che si tratti di disagio o di disturbo.
Nel caso particolare, quello dei DSA, appunto, è possibile dispensare (es. esonerare da prove troppo complesse per il caso specifico) e compensare (es. sintesi vocale, mappe concettuali) l’allievo, tramite anche il Piano Didattico Personalizzato (PDP). A questo punto, va da sé pensare che, gli aspetti da considerare sono molti. Bisogna osservare il quadro dal particolare al generale e viceversa. Si deve affrontare, dunque, la multifattorialità.
Specialità o per meglio dire. Specificità.
I DSA sono Specifici. Appartengono appunto, ad un dominio specifico, quello dell’apprendimento.
Non è un caso che appartengono alle abilità di letto scrittura e di calcolo. Si dividono perciò in: Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia. Ogni disturbo, ha quindi una sua particolarità. Anche se è possibile, in natura, incontrare più specificità assieme, anche in questo caso.
A questo punto, potremmo discutere il termine Apprese.
Gli esseri umani apprendono le abilità di letto scrittura e di calcolo. Certo la visione innatista da una parte e la visione costruttivista dall’ altra possono farci pensare, ad una predisposizione all’apprendimento. È anche vero però, che da sola non basta. Bisogna fare esperienza per diventare competenti.
Come e quando si inizia a diventare competenti nelle abilità nominate in precedenza?
Durante l’età pre-scolare e scolare nello specifico e durante tutto il ciclo di vita in generale.
Ecco che si potrebbe rimarcare l’importanza della scuola nella sua interezza, complessità ed essenzialità.
Dott. ssa Tammaro G.
Sitografia
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